PTOF-PDM19-22 e PTOF-PDM 22/25

Offerta Formativa, Rapporto Autovalutazione, Piano di Miglioramento, Attività Aggiuntive

Con la legge 107/2015 viene introdotto un nuovo elemento ovvero il PTOF sigla che identifica il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Questo documento prevede alcuni elementi innovativi che l’Istituto deve esporre e tra i tra i quali spiccano l’autovalutazione, e gli obiettivi che si pone la scuola. Redigere il PTOF significa quindi focalizzare l’attenzione sulla coerenza tra rapporto di autovalutazione e azioni di miglioramento.

Non sono tralasciati aspetti fondamentali quali la valutazione delle esigenze dei protagonisti dell’ambiente scuola (studenti, docenti, famiglia) senza dimenticare l’indispensabile coerenza con il territorio.

Vengono considerati anche aspetti tipicamente tecnico-amministrativi come ad esempio gli organici sempre e comunque nell’ambito di una precisa progettualità.

Con la Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014 (Priorità strategiche del Sistema nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017) il MIUR prevede la progressiva adozione da parte degli istituti scolastici di un Rapporto di Autovalutazione finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa particolarmente focalizzato sulla riduzione della dispersione scolastica, il rafforzamento delle competenze di base, l’omogenea distribuzione dell’insegnamento sul territorio italiano ed anche alla valorizzazione degli esiti (a distanza temporale) in ambito universitario e lavorativo.

L’istituto ha realizzato il documento nell’ottica di rendere sempre più trasparente l’attività svolta, sulla base dei dati raccolti nel periodo 2014/2015 (periodo di riferimento).

Con il completamento del RAV si apre una nuova fase che prevede la formulazione e l’attuazione del Piano di Miglioramento. La scuola pianifica quindi un percorso di miglioramento al fine di raggiungere i traguardi connessi alle priorità indicate nel RAV. Considerata l’inevitabile connessione tra RAV e PDM si sottolinea come quest’ultimo diventi un percorso di pianificazione e sviluppo di attività che prendono come punto di partenza quelle azioni indicate nel RAV. Il processo, per sua natura, è decisamente dinamico, basandosi infatti sul coinvolgimento della comunità scolastica, facendo leva sulle modalità organizzative gestionali e didattiche messe in atto dall’istituto utilizzando le prerogative tipiche dell’autonomia.